Mobili di antiquariato Intarsiati

"Decorazione di un mobile con legni di diverse qualità, o con altro materiale, inseriti secondo un disegno prestabilito."

L'intarsio è una tecnica decorativa dell'ebanisteria realizzante disegni geometrici o figurati mediante l'inserimento sulla superficie lignea di tessere di legni di diversa colorazione.

Nei lavori in legno del medioevo, appare in forma assai modesta per assumere proporzioni e importanza sempre maggiori nel corso del Quattrocento e soprattutto nel Cinquecento.

Alla fine del Seicento, dall'Italia e in particolare da Firenze, si diffonde in Francia dove Boulle e altri artisti operanti nella manifattura dei mobili della corona, fondata da Luigi XIV, creano sofisticati lavori di intarsio composti in tartaruga, madreperla, legni preziosi, rame e altro materiale, ottenendo modelli di raffinatezza ed eleganza che saranno imitati in tutta Europa per quasi due secoli.

In Italia, nel XVIII secolo si distinsero i mobili intarsiati in avorio e legni pregiati del Maggiolini e del Piffetti.
Maggiolini impegnava un'enorme quantità di legni diversi (pare oltre ottanta) sfruttando tutte le originarie tonalità di colore.

Legato alla pura arte dell'intarsio, il grande maestro lombardo solo in casi rarissimi, pensiamo all'azzurro e al rosa, usava la tinta artificiale; gli splendidi effetti di ombreggiatura erano ottenuti (come del resto anche oggi), immergendo i piccoli pezzi in sabbia rovente.

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